giovedì 5 maggio 2011

Preistoria e Civiltà Antiche

La scoperta del fuoco ha rappresentato un passaggio importante per la civiltà umana. Con esso l’uomo ha potuto non solo cuocere i cibi, ma anche scaldarsi, difendersi dagli animali, rischiarare la notte.
Con il passaggio da una vita nomade a una sedimentaria nacquero l’agricoltura e l’allevamento del bestiame; poco dopo arrivarono la frantumazione dei cereali e la scoperta della terracotta, che consentì la costruzione dei primi contenitori in grado di resistere alla fiamma viva. Fu poi veloce l'introduzione della cottura degli alimenti nell’acqua (nascita delle prime “zuppe”).

I Sumeri sono ritenuti gli inventori del sottovuoto: per conservare il frumento riempivano delle anfore e poi, prima di sigillarle con cera d’api, venivano messe al loro inteno due tartarugHe che consumavano l’aria che rimaneva all’interno dei recipienti.

Con i Greci e Romani  si iniziarono a praticare tecniche per la conservazione degli alimenti, in particolare essiccatura e salatura (molte informazioni ci giungono da Apicio, "De Re Conquaria").
Entrambe queste civiltà praticavano una diffusa coltivazione dell'ulivo, ma furono i Romani ad iniziare un'intensa produzione dell'olio d'oliva.


 Frantoio romano di Pompei
 

Vedi anche il blog: Quotidiano di storia e archeologia.
Riferimenti letterari: C. Casi, La cucina nel mondo antico. Archeologia e storia dell'alimentazione dalla preistoria al Medioevo.




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